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Tony Hawk’s Pro Skater e la colonna sonora che ha cresciuto una generazione

Tempo di lettura stimato: 8 minuti
  • Un videogioco e la sua colonna sonora hanno plasmato una generazione di giovani skater e appassionati di cultura alternativa alla fine degli anni ‘90.
  • I primi due capitoli di Tony Hawk’s Pro Skater hanno introdotto brani iconici di band emergenti e affermate, creando un legame culturale tra musica e gameplay.
  • La semplicità e la coerenza musicale dei primi titoli ha favorito la memorizzazione dei brani e alimentato il successo del gioco.
  • Le piattaforme digitali, i social e i remake dei classici mantengono viva la passione per il franchise e la sua identità culturale.
  • Consigli pratici aiutano le nuove generazioni di gamer e nerd a scoprire e apprezzare lo skateboarding virtuale con uno sguardo al passato e alle novità.

Tony Hawk Pro Skater 2001 Cover

1999: un’epoca in trasformazione

1999. Un millennio alle spalle e un altro alle porte. Il mondo cambia a ritmo incessante e non aspetta nessuno. Cresce alla velocità del fulmine e ai decibel del tuono. È un mondo arrabbiato, spaventato, appagato, iperstimolato. Una contraddizione vivente.
Ciò lo mostra perfettamente la generazione di giovani che si forma a macchia d’olio in una società sempre più globalizzata, unita insieme dai cavi ottici e i circuiti chiusi. L’oceano si fa una pozzanghera da scavalcare mentre i giovani comunicano in P2P e gli sport estremi spopolano grazie alle prime piattaforme di condivisione video e alle neonate telecamere digitali adatte alle tasche di tutti (o quasi).
In mezzo a questo brodo culturale bolle in superficie un protagonista che contiene tutto ciò che sta smuovendo le acque mondiali alla fine di un secolo tra i più complessi e movimentati della storia: un videogioco, un mixtape, un grido di ribellione, un’icona culturale, sua maestà Tony Hawk’s Pro Skater.

Cambiare le regole del gioco

Prima che Neversoft e Activision unissero le forze, molti altri provarono a realizzare un videogioco interamente incentrato sullo skateboard, ma senza grande successo. La colpa era quella di trattare lo skateboarding come qualcosa di superficiale, utile solo a vendere un gioco di corse senza cavalli vapore ai giovani affascinati dalla cultura di strada.
Alla fine degli anni ’90, però, i tempi erano maturi per realizzare un videogioco cesellato da appassionati di skateboard per gli appassionati di skateboard. Così fu portato nelle case di milioni di giocatori un titolo che ben presto fu in grado di conquistare tutti, specie per il nome che portava, associato alla stella internazionale dello skateboard Tony Hawk.
Il matrimonio tra il nascente franchise e il campione e pioniere del “vert” (letteralmente skateboard verticale, quello caratterizzato da rampe e half-pipe) non poteva arrivare in un momento migliore. Infatti nel 1999, pochi mesi prima dell’uscita di Tony Hawk’s Pro Skater, il campione era riuscito a chiudere il primo 900 della storia davanti al pubblico incredulo degli X-Games, trasmessi in diretta televisiva.
La risonanza dell’evento diede una certa spinta al gioco, che si rivelò non solo una grande esperienza, fedele alla disciplina pur non sacrificando la natura ludica, ma anche un immediato cult musicale tra le fila di una generazione di statunitensi giovani e giovanissimi, assetati di qualcosa che si allontanasse dall’ipersensazionalista e perbenista società a cavallo tra una Guerra del Golfo e l’altra.
Ciò non toglie che ebbe il suo impatto anche in Europa, portando molti a conoscere nomi che mai avrebbero potuto sentire alla radio e che, anche se con meno difficoltà grazie alle nuove possibilità offerte dalla rete, era complesso reperire.

Risveglio culturale

Gli anni Novanta e i primi 2000 sarebbero comunque passati alla storia come anni segnati dal grunge, dal thrash metal, dall’alternative, dallo ska punk e simili, ma è anche grazie a fenomeni come la serie Tony Hawk’s Pro Skater che la generazione cresciuta in quel periodo ha avuto modo di conoscere tutta una serie di band e generi a esse associati.
Gruppi come i Dead Kennedys, i Primus, i The Suicide Machines e gli Speedealers videro la loro popolarità esplodere dopo la loro comparsa come tappeto sonoro per i livelli da ripetere e ripetere come folli in cerca della sessione perfetta. La scelta musicale fu un processo congiunto e abbastanza veloce, come hanno raccontato Tony Hawk e il produttore Scott Pease ai microfoni di Rolling Stone.
Avevano tutti più o meno in mente gli stessi artisti, data la loro base culturale comune, e chi si occupava della parte finanziaria acconsentì praticamente subito all’acquisto della licenza per i brani richiesti, merito della relativa disponibilità dei gruppi, bendisposti a mettere il proprio nome in un videogioco che aveva il potenziale di far schizzare i loro nomi alle stelle.
Complice anche il fatto che il progetto non poteva permettersi di includere un numero troppo elevato di tracce per via dei costi delle licenze, questa piccola colonna sonora divenne, assieme al videogioco, un successo planetario da 3.5 milioni di copie vendute in soli due anni, segnando l’inizio di una carriera di successo per molte band, come i Goldfinger, la cui canzone “Superman” divenne una sorta di tema principale del gioco; un inno per migliaia di giocatori ancora oggi.

Il passo più lungo della gamba

Tony Hawk’s Pro Skater 2, con alle spalle la forza di un primo capitolo in grado di dimostrare il suo valore (specialmente commerciale), mise sul piatto una colonna sonora che vantava nomi più altisonanti, come i Public Enemy, i Rage Against the Machine e i Papa Roach, senza abbandonare i piccoli gruppi emergenti come gli svedesi Millencolin, che grazie alla loro “No Cigar” esplosero sulla scena statunitense, bissando quanto fatto dai Goldfinger grazie al primo Pro Skater.
Dopo il 2, però, la serie firmata Tony Hawk, almeno da un punto di vista musicale, non riuscì mai più a lasciare lo stesso segno.

Un tailgrab sull’originale Tony Hawk’s Pro Skater

Se si può incolpare qualcosa, forse è stata l’eccessiva varietà di canzoni, che di gioco in gioco si andavano a inserirsi nella playlist finendo per oscurarsi a vicenda, ad affossarne la rilevanza culturale.
La forza della musica dei primi due Pro Skater stava nella loro quantità: essendo una manciata di brani, veniva data una maggiore possibilità ai giocatori di memorizzarli e, considerando la natura “ripetitiva” del titolo, era molto facile che dopo qualche ora di gioco si fossero già impressi a caldo nella loro memoria.
Inoltre, più il tempo avanzava, più le piattaforme di streaming musicale si facevano largo, Youtube bussava alla porta, la pirateria diventava un hobby e la musica di strada aveva ormai conquistato le classifiche mondiali.
La fortuna (o il merito) di Pro Skater 1 e 2 è stata quella di aver aggredito il mercato al momento giusto, quando tutti gli astri erano in posizione per far diventare quegli artisti emergenti un successo commerciale, ma anche culturale e sociale, definendo l’infanzia di un’intera generazione di “degenerati su rotelle.”

Tony Hawk, la leggenda

E voi vi ricordate quegli anni? E quella colonna sonora sregolata? Quanti ricordi si sono legati a quei suoni, a quelle partite, a quelle sfuriate.
Sentiamoci vecchi tutti assieme nei commenti, vi va?

Consigli pratici per gamer e nerd in cerca di nuove sfide

Se sei cresciuto a suon di sessioni di skate virtuali e ti stai avvicinando adesso al mondo degli sport estremi nei videogiochi, ecco qualche dritta per te:
  • Riscopri i classici – Giocare ai primi titoli di skateboarding come i capitoli originali di questo gioco ti aiuterà a capire le radici del genere e ad apprezzare come si sono evoluti gli stili di gioco.
  • Cura la tua playlist musicale – La musica è parte integrante dell’esperienza videoludica, soprattutto negli sport estremi. Prova a creare delle playlist personalizzate con band punk rock, alternative o ska per immergerti ancora di più nel mood.
  • Sperimenta con i giochi di skate contemporanei – Mentre attendi i remake dei capitoli storici, esplora titoli moderni di skateboarding che portano nuove sfide e meccaniche innovative.
  • Partecipa alle community – Forum, social o piattaforme come Twitch e YouTube sono ottimi luoghi dove confrontarsi, scambiare consigli e guardare gameplay che possono insegnarti nuovi trucchi.
  • Cura il tuo setup gaming – Una buona tastiera, un controller reattivo o addirittura un volante per i giochi di corse possono fare la differenza nel tuo livello di immersione e precisione.

Lanciare un ponte tra passato, presente e futuro

La storia di Tony Hawk’s Pro Skater è una pietra miliare non solo per il gaming degli sport estremi, ma anche per il modo in cui la musica può farsi ambasciatrice culturale e sociale nel mondo videoludico. Oggi, con i remake dei capitoli più amati all’orizzonte e la continua rivoluzione delle piattaforme digitali, riscopriamo come il legame tra suoni e gameplay possa accendere passione e costruire nuove generazioni di fan.
Il richiamo all’epoca d’oro ci ricorda che i videogiochi sono anche finestre sul passato, mentre guardano avanti a sfide sempre più complesse e coinvolgenti. E se la nostalgia fa battere il cuore, è la voglia di sperimentare che tiene viva la fiamma della community.

Call-to-action

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FAQ

Quali sono state le band più influenti nella colonna sonora di Tony Hawk’s Pro Skater?

La colonna sonora includeva band come Dead Kennedys, Primus, The Suicide Machines, Speedealers, Goldfinger e successivamente artisti affermati come Public Enemy, Rage Against the Machine e Papa Roach. Questi gruppi hanno contribuito a creare l’atmosfera unica e ribelle del franchise.

Perché la colonna sonora dei primi due Pro Skater è così memorabile?

La colonna sonora dei primi due capitoli era composta da un numero limitato di brani selezionati con cura, che i giocatori potevano facilmente memorizzare grazie alla natura ripetitiva dei livelli. Questo favorì un legame emotivo e culturale che li ha resi iconici nel tempo.

Come ha influenzato Tony Hawk’s Pro Skater la cultura degli anni ’90 e 2000?

Tony Hawk’s Pro Skater non è stato solo un gioco: è stato un ponte che ha collegato la musica punk, alternative e skateboarding con milioni di giovani, favorendo la diffusione di nuove sonorità e stili di vita in un momento di forte globalizzazione culturale.

Dove posso trovare community e risorse per migliorare nel gioco?

Le community online come forum dedicati, gruppi social, Twitch e piattaforme come YouTube offrono ottimi contenuti per imparare nuovi trucchi, condividere esperienze e restare aggiornati sui titoli più recenti.

Cosa rende un gioco di skateboarding moderno interessante rispetto ai classici?

I giochi moderni introducono nuove meccaniche, grafica avanzata, più modalità di gioco e personalizzazioni, pur mantenendo viva la tradizione. Offrono sfide più complesse ma anche una maggiore accessibilità per nuovi giocatori, mantenendo aperto il legame con i classici grazie ai remake e alle vibrazioni nostalgiche.